domenica 6 novembre 2011

Web Marketing: un piccolo contributo

Un piccolo contributo a fare un po' di chiarezza nella foresta delle attività di Web Marketing :-)

lunedì 31 gennaio 2011

Diamo all'Italia una strategia digitale

Sul Corriere di oggi c'è un annuncio a tutto pagina promosso da Agendadigitale.org e già sottoscritto da molti esponenti del mondo digitale Italiano.
Qui alcuni dati su cosa stanno facendo gli altri Paesi.

Ecco il testo:


L’Italia riparta da Internet e dalla tecnologia

Per i giovani che si costruiscono una prospettiva, per le piccole imprese che devono competere nel mondo, per i cittadini che cercano una migliore qualità della vita, l’opportunità offerta dalla tecnologia è irrinunciabile.
Il XIX secolo è stato caratterizzato dalle macchine a vapore, il XX secolo dall’elettricità. Il XXI secolo è il secolo digitale.
La politica ha posto la strategia digitale al centro del dibattito in tutte le principali economie del mondo. Ma non in Italia.
Eppure in Italia metà della popolazione usa Internet. La tecnologia è parte integrante della vita quotidiana di milioni di cittadini. Studenti, lavoratori, professionisti e imprenditori si confrontano costantemente con i rischi e le opportunità determinate dall’innovazione tecnologica.
Siamo convinti che affrontare con incisività questo ritardo, eliminare i digital divide, sviluppare la cultura digitale con l’obiettivo di conquistare la leadership nello sviluppo ed applicazione delle potenzialità di Internet e delle tecnologie, costituisca la principale opportunità di sviluppo, con benefici economici e sociali per l’intero Paese.

Ci rivolgiamo a tutte le forze politiche, nessuna esclusa, sollecitando il loro impegno a porre concretamente questo tema al centro del dibattito politico nazionale.
Chiediamo, entro 100 giorni, la redazione di proposte organiche per un’Agenda Digitale per l’Italia coinvolgendo le rappresentanze economiche e sociali, i consumatori, le università e coloro che, in questo Paese, operano in prima linea su questo tema.

Richiamiamo l’attenzione di tutte le forze politiche, gli imprenditori, i lavoratori, i ricercatori, i cittadini, perchè non vedano in queste parole la missione di una sola parte, ma di tutto il Paese.

mercoledì 19 gennaio 2011

Mobile Payment: per Starbucks è una realtà

Starbucks ha introdotto un'applicazione per pagare via smartphone.
Dopo un test su pochi negozi, il metodo è stato diffuso in 6.800 ed è un successo conclamato: 1 su 5 clienti lo utilizza regolarmente come strumento di pagamento.

Per accedere al servizio di “mobile payment“, è sufficiente scaricare un’apposita applicazione per iPhone, iPod Touch, Blackberry e memorizzare i dati della propria carta di credito. Effettuato un ordine, verrà visualizzato a schermo un codice a barre che, letto da un apposito scanner presente nei negozi della catena, provvederà in modo automatico a scalare il dovuto dal proprio conto.

Si tratta evidentemente di una soluzione adatta a chi ha una clientela fedele, ma, in questo caso, ha funzionato molto bene.
Il vero vantaggio percepito è quello di evitare la coda alla cassa.
Il punto debole sembra essere, a mio giudizio, il fatto che il negozio si debba dotare di un apposito hardware, lo scanner per leggere sullo schermo del telefono.

D'altra parte, anche in Italia, catene di supermercati come Esselunga hanno adottato un sistema concettualmente simile: il cliente si registra presso il punto vendita e gli viene dato uno scanner con cui rilevare i codici a barre della merce che acquista. Alla cassa vengono scaricati i dati e il cliente può pagare. Anche in questo caso lo scopo è ridurre la coda.
Se gli scanner fossero sostituiti da un'app installata sullo smartphone del cliente, l'Esselunga della situazione risparmierebbe sull'acquisto e la manutenzione dell'hardware....

venerdì 14 gennaio 2011

E-commerce mobile: 2011 l'anno della svolta


Il 2011 potrebbe affermare il mobile shopping come una delle modalità di acquisto preferite dai clienti degli esercizi commerciali virtuali. Una ricerca di ForeSee su 10mila utenti dei principali siti di e-commerce ha svelato che l’11% di essi ha fatto spese sul web via smartphone durante le ultime feste natalizie.
Un balzo in avanti notevole rispetto al 2% del 2009. Il 30% dei clienti, inoltre, ha
usato i cellulari per confrontare i prodotti e i loro prezzi.
Il commercio digitale mobile cresce, tanto che nel 2015, negli Usa, il settore dovrebbe valere 119 miliardi di dollari (stima Abi Research).

Per quanto riguarda l'Italia, secondo l'Osservatorio e-commerce 2010  del Politecico di Milano, il mobile commerce ha un impatto ancora marginale ed è iPhone dipendente.
Il mobile commerce, inteso come la somma delle vendite attraverso piattaforma mobile da siti italiani, varrà nel 2010 circa 12 milioni di € (pari a due decimi di punto percentuale del totale eCommerce), quota ancora marginale, ma destinata ad aumentare nei prossimi anni.