mercoledì 19 gennaio 2011

Mobile Payment: per Starbucks è una realtà

Starbucks ha introdotto un'applicazione per pagare via smartphone.
Dopo un test su pochi negozi, il metodo è stato diffuso in 6.800 ed è un successo conclamato: 1 su 5 clienti lo utilizza regolarmente come strumento di pagamento.

Per accedere al servizio di “mobile payment“, è sufficiente scaricare un’apposita applicazione per iPhone, iPod Touch, Blackberry e memorizzare i dati della propria carta di credito. Effettuato un ordine, verrà visualizzato a schermo un codice a barre che, letto da un apposito scanner presente nei negozi della catena, provvederà in modo automatico a scalare il dovuto dal proprio conto.

Si tratta evidentemente di una soluzione adatta a chi ha una clientela fedele, ma, in questo caso, ha funzionato molto bene.
Il vero vantaggio percepito è quello di evitare la coda alla cassa.
Il punto debole sembra essere, a mio giudizio, il fatto che il negozio si debba dotare di un apposito hardware, lo scanner per leggere sullo schermo del telefono.

D'altra parte, anche in Italia, catene di supermercati come Esselunga hanno adottato un sistema concettualmente simile: il cliente si registra presso il punto vendita e gli viene dato uno scanner con cui rilevare i codici a barre della merce che acquista. Alla cassa vengono scaricati i dati e il cliente può pagare. Anche in questo caso lo scopo è ridurre la coda.
Se gli scanner fossero sostituiti da un'app installata sullo smartphone del cliente, l'Esselunga della situazione risparmierebbe sull'acquisto e la manutenzione dell'hardware....

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